Pubblicato su politicadomani Num 92-93 - Giugno/Luglio 2009

Piani europei di sviluppo locale
Progetti Integrati Urbani

Nel convegno a Marano del 21 maggio strategie e obiettivi del PIU' Europa Marano

Sono 20 le città della Campania con popolazione superiore ai 50.000 abitanti individuate dalla Regione come organismi intermedi. Attraverso la sub-delega esse potranno attuare l'obiettivo 6.1 - Asse VI del P.O. FESR 2007-2013 (il Piano Operativo Regionale finanziato, per il settore sviluppo del territorio, dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale).
I 20 Progetti Integrati Urbani (P.I.U.) rappresentano per i Comuni coinvolti e per l'intera Regione Campania un'occasione straordinaria per attuare un programma vasto ed integrato di politiche urbane.
A Marano, con i suoi 58mila abitanti, spetta il compito - e la responsabilità - di elaborare un piano (DOS, ovvero Documento di Orientamento Strategico) coerente con le direttive europee: collaborazione, cooperazione e ampio coinvolgimento degli "attori" locali in una logica di partenariato.
Il convegno del 21 maggio a Marano su "Programmazione europea e Sviluppo della città", è solo l'inizio di un processo di informazione e un invito alla partecipazione.
Cinque le aree di intervento individuate - politiche sociali, sviluppo produttivo, politiche del territorio, innovazione tecnologica e amministrativa, recupero di ciò che va a degradare l'ambiente (detrattori ambientali) - per le quali saranno definiti obiettivi strategici territoriali coerenti con gli obiettivi regionali.
Ma per quale territorio si vuole costruire un programma di sviluppo? Quali sono le sue caratteristiche? Quali i punti di forza? Quali le debolezze? Su che cosa è possibile puntare? La risposta a queste domande è la premessa per elaborare un qualsiasi piano di sviluppo.
Nel Piano Territoriale Regionale (PTR) , il Comune di Marano insieme ai comuni di Mugnano, Calvizzano, Villaricca, Qualiano e Giugliano è stato identificato come territorio a prevalente caratterizzazione rurale-manifatturiera.
Fra i punti di forza ci sono, oltre alla buona posizione geostrategica, la presenza di agricoltura tradizionale tipica e di nicchia (piselli, ciliegie, mele); di risorse naturali, paesaggistiche, storiche e archeologiche; un patrimonio culturale importante; una popolazione giovane; un sufficiente patrimonio edilizio; la presenza di un distretto industriale di nuova iniziativa; e anche una buona risposta ai processi di educazione alla legalità.
Più numerosi sono i punti di debolezza che investono vari aspetti. Innanzi tutto quello ambientale con inquinamento, sversamenti illegittimi e contaminazione delle acque superficiali e sotterrane, traffico congestionato atmosferico e acustico. In particolare, per la sua morfologia il territorio di Marano presenta aspetti di fragilità che hanno bisogno di speciale attenzione: ampie zone sono soggette a vincolo paesaggistico e vincolo idrogeologico (nelle cartografie delle zone a rischio elaborate dall'Autorità di bacino, Marano è presente nelle carte delle zone a rischio esondazione e alluvionamento, a rischio idraulico e a rischio frane).
Debole è il tessuto economico: insufficiente e frammentaria industrializzazione, difficoltà di internazionalizzazione, precarizzazione dei redditi, disoccupazione. Insufficienti sono le risorse e i servizi in settori quali l'energia, le infrastrutture viarie, le reti di trasporti pubblici, gli spazi di socializzazione e le aree verdi attrezzate, le strutture ospedaliere pubbliche.
Problematico è anche l'aspetto sociale, con difficoltà di aggregazione e concertazione, emigrazione, dispersione scolastica, devianza e criminalità, alto tasso di popolazione non attiva, discriminazioni di genere, frammentazione e debolezza degli organismi del terzo settore, mancanza di integrazione; e quello democratico, con scarsa partecipazione al processo decisionale e scarsa presenza delle donne nei luoghi di potere.
Esaminate le opportunità, senza dimenticare tuttavia le minacce, l'Ufficio Promozione e sviluppo del territorio del Comune ha individuato in via preliminare alcuni temi rilevanti per la defonizione del DOS: la qualità dello spazio urbano e dei luoghi di relazione; la qualità delle relazioni fra le persone e la città; la città (Marano di Napoli) e il sistema delle risorse storico-ambientali del territorio; l'organizzazione urbana.
Gli obiettivi generali che la città si pone sono di:
- migliorare i trasporti mediante accessibilità e mobilità e supportare l'attrattività del territorio, con il potenziamento delle infrastrutture e la valorizzazione del patrimonio storico, architettonico ed ambientale;
- salvaguardare la cultura e le tradizioni e favorire il mantenimento della popolazione residente e nei territori marginali, incentivando il recupero del centro storico, evitando la delocalizzazione delle imprese e sostenendo i processi di sviluppo delle eccellenze produttive locali;
- implementare e favorire l'accesso ai servizi e alle attrezzature, anche recuperando e valorizzando edifici e altre strutture da destinare ad attività socio-culturali, all'erogazione di servizi essenziali e ad attività turistico-ricettive (centri polifunzionali di servizi e unità architettoniche di interesse storico ambientale) che possono essere trasformate in punti di ristoro e in alloggi per escursionisti e visitatori. Inoltre, con il recupero delle strutture legate alle attività agricole e rurali tradizionali, sarà possibile inserirle in specifici percorsi turistici che siano in grado di valorizzarle;
- salvaguardare l'ambiente naturale e fisico sia rilanciando le bellezze naturali e turistiche, con la progettazione di percorsi appositi da offrire alle scuole del territorio come itinerari didattici, sia ripristinando e realizzando la viabilità interna, anche rurale e periferica, e le reti di servizi tecnologici (idrico, fognario, energetico e di pubblica illuminazione).
La programmazione degli interventi specifici, divisi in cinque ambiti, è stata quindi esposta in maniera più dettagliata nella relazione del Dott. Taglialatela. Essi riguardano la viabilità, la qualità urbana, la costruzione/recupero di nuove strutture, l'implementazione del verde pubblico e il recupero delle strutture residenziali.

 

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